20 luglio 2025
Giustizia: De Chiara, sanzioni a pm? Insofferenza verso autonomia magistratura
ROMA, 20 luglio - “Il tema dell’appellabilità delle sentenze di proscioglimento dovrebbe essere oggetto di una cauta ed attenta riflessione giuridica, non di interventi dettati dall’emotività o peggio diretti ad aizzare l’opinione pubblica. Viene ora improvvidamente evocato per commentare vicende che con esso non hanno alcuna attinenza, perché la sentenza di assoluzione del Ministro Salvini non è stata oggetto di appello, ma di ricorso in cassazione. Constatare che i nostri legislatori tendano a confondere appello e ricorso in cassazione e dimentichino che, in base alla norma costituzionale sul giusto processo, contro le sentenze è ammesso il ricorso in cassazione per violazione di legge è qualcosa che disorienta fortemente. Leggendo la proposta di sanzionare i pubblici ministeri in base all’esito delle impugnazioni legittimamente proposte viene il sospetto che ciò che realmente ispira tali iniziative sia l’atavica insofferenza dei politici verso l’autonomia del pubblico ministero e che l’obiettivo di fondo sia ancora una volta impedire al pubblico ministero di esercitare il controllo di legalità in modo effettivo e uguale. Resta forte la sensazione che l’interesse perseguito non sia di migliorare la giustizia, ma solo di utilizzare strumentalmente la giustizia per rafforzare il proprio consenso personale”. Così il vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati Marcello De Chiara.