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19 marzo 2011

Proclamato lo stato di agitazione

Il Comitato direttivo centraledell'Anm ha proclamato lo stato di agitazione contro la riformadella giustizia approvata dal Consiglio dei ministri. In undocumento votato all'unanimità il Cdc invita tutti i magistrati auna mobilitazione diffusa e affida alla Giunta il compito diadottare ogni iniziativa volta a rappresentare nelle sedi politichee istituzionali le motivazioni della contrarietà alla riforma.


Il Comitato direttivo centrale
dell'Anm ha proclamato lo stato di agitazione
contro la riforma della giustizia approvata dal Consiglio dei
ministri.



In un documento votato
all'unanimità il Cdc invita tutti i magistrati a una mobilitazione
diffusa e affida alla Giunta il compito di adottare ogni iniziativa
volta a rappresentare nelle sedi politiche e istituzionali le
motivazioni della contrarietà alla riforma costituzionale.



In programma anche un'assemblea
generale e una campagna di informazione dei cittadini sugli effetti
negativi della riforma.



Il prossimo 5 aprile il Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, riceverà l'Anm. Era
stato il presidente Luca Palamara a chiedere, in una lettera
inviata il 16 marzo, un incontro con il Capo dello Stato per
rappresentare le osservazioni dell'Anm sulla riforma che "incide
profondamente sul complessivo assetto costituzionale della
magistratura".




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