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19 giugno 2021

La relazione del segretario Salvatore Casciaro al CDC del 19 giugno 2021

Relazione del Segretario Generale dell’ANM sull’attività della GEC (CDC del 19/20.6.2021)


Ieri l’ANM è stata impegnata nell’Aula Magna della Corte di cassazione nel ricordo del collega Rosario Livatino. Consentitemi di esprimere il mio compiacimento per il lavoro della Commissione “Educazione e Legalità”, del suo Presidente Giacomo Ebner, dei Coordinatori Raffaella Marzocca e Luca Poniz e di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’importante evento. I temi dell’etica del magistrato, su cui siamo soffermati nel coinvolgente incontro di ieri, si ripropongono nel dibattito di oggi. Parleremo delle “Condotte di auto-promozione ed etero-promozione. Proposte e prospettive” (punto 6 ordine del giorno) e del “Diritto di informazione e comunicazione mediatica dei magistrati” (punto 10 ordine del giorno).


Il 23 maggio il Comitato inter-magistrature è stato sentito dalla Commissione interministeriale presieduta dal prof. Giacinto della Cananea sulla riforma della giustizia tributaria. Commissione cui è stato dato il compito di formulare proposte di intervento per far fronte, anche in materia tributaria, al contenzioso arretrato e ridurre la durata dei processi. La giustizia tributaria rientra nelle competenze del Ministero dell’Economia, ma il Ministero della Giustizia è coinvolto sul fronte del contenzioso in Cassazione, ove le cause tributarie costituiscono una delle componenti principali dell’arretrato (50.000 i ricorsi pendenti a fine 2020, con una percentuale di riforma delle decisioni di appello del 45%). Dinanzi a questa Commissione, il Comitato inter-magistrature ha segnalato l’esigenza di procedere verso una maggiore specializzazione in seno alle commissioni tributarie provinciali e regionali (per la Cassazione la specializzazione sussiste già in virtù di disposizione tabellare). Due gli aspetti più delicati. L’istituzione di una nuova magistratura di merito, autonoma e speciale per le liti tributarie, ipotesi da alcuni settori caldeggiata: abbiamo osservato, a riguardo, che essa potrebbe entrare in frizione con l’art. 102 Cost. sul divieto di istituzione di giudici speciali. 


Unitamente al Comitato inter-magistrature abbiamo ritenuto che, senza stravolgere l’attuale assetto della magistratura tributaria, si potrebbe puntare per ora a rafforzarne i profili di specializzazione e terzietà, procedendo al reclutamento dei nuovi giudici tributari tra i magistrati professionali provenienti dalle diverse magistrature e mantenendo, nondimeno, un “ruolo ad esaurimento” per i professionisti non togati incardinati presso le commissioni che hanno, con servizio encomiabile, reso possibile sostenere il peso del contenzioso in questi anni. Quale che sia la soluzione che verrà a delinearsi, l’ANM ha tenuto a ribadire che l’ingresso in Cassazione non potrà avvenire con passaggio da un nuovo plesso magistratuale, di eventuale costituzione, e ciò perché l’art. 106 Cost. impone che siano chiamati all’ufficio di consigliere di cassazione magistrati ordinari o, su designazione del CSM e per meriti insigni, professori ordinari e avvocati iscritti negli albi per le giurisdizioni superiori. 


Il 25 maggio è stata diffusa la relazione della Commissione ministeriale presieduta dal presidente Lattanzi, nominata per elaborare proposte di riforma del processo penale, e del sistema sanzionatorio penale, nonché in materia di prescrizione del reato, mediante emendamenti al progetto di legge AC 2435. 


Il 4 giugno è stata resa nota la relazione della Commissione incaricata di elaborare proposte di interventi per la riforma dell’ordinamento giudiziario, presieduta dal prof. Luciani. 


E’ importante che il CDC formuli, attraverso le sue commissioni permanenti di studio, prime valutazioni sui nodi più delicati affrontati e sulle alternative prospettate dalle dette Commissioni.  


Ascolteremo perciò con attenzione oggi le relazioni sul lavoro e sulle proposte delle Commissioni di studio (punto 3 all’ordine del giorno). E’ urgente anche prendere posizione sui lavori della Commissione presieduta dal prof. Luiso, i cui contenuti sono stati diffusi da tempo. 


Quest’ultima ha formulato proposte sul Progetto di legge recante “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie” (A.S. 1662). 


Con riferimento alle proposte della Commissione Luiso, commentate dal presidente e da me favorevolmente nei primi interventi sugli organi di stampa, va detto che l’obiettivo di ridurre in 5 anni del 40% i tempi del processi civili è certo molto ambizioso. Modificare continuamente i riti, renderli più efficaci, intervenire con l’avanzamento delle preclusioni istruttorie, sulla falsa riga del processo del lavoro, inserire nuovi provvedimenti provvisori con condanne in limine litis, inasprire le sanzioni per l’abuso del processo, rafforzare il modulo organizzativo per l’Ufficio del processo con assunzioni a termine di giovani laureati da formare come assistenti del giudice,  aumentare la competenza del giudice di pace, sono tutti interventi che vanno nella giusta direzione. Ma sono  misure (temo) non adeguate a raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento dell’arretrato nella misura del 40%. 


Se si vuole ridurre i tempi dei processi in modo così drastico, misura che l’Europa impone e i cittadini  attendono, occorre non solo avere il coraggio di operare un intervento di revisione della geografia giudiziaria e delle piante organiche, ma soprattutto coprire le pesanti vacanze dell’organico della magistratura professionale, la cui attuale scopertura è del 12,61% ma crescerà ulteriormente anche per i numerosi collocamenti in quiescenza e per la mancata indizione dal 2019 di nuovi bandi di concorso per il reclutamento dei magistrati ordinari.


Se non si faranno concorsi in tempi rapidi, si arriverà (secondo le prime stime diffuse) a vuoti d’organico di ben 2.000 magistrati ordinari negli uffici di merito nei prossimi due anni. 


Con queste scoperture, che si aggiungono a quelle della pianta organica del personale amministrativo del 26,19%, potrebbero rivelarsi francamente non realistici gli obiettivi fissati nel Recovery fund.


Il 27 maggio abbiamo incontrato il responsabile della Web Agency Dol che ci ha illustrato, mediante mockup, i vantaggi della creazione dell’infrastruttura “ANMcomunica”, la quale, in sicurezza con sistema di autenticazione (login) a due fattori, potrebbe sostituire il sistema nazionale e distrettuale delle mailing list evitando in futuro i disservizi e i frequenti blocchi legati all’utilizzo del server esterno “giustizia”. 


Avrete notato che le nuove restrizioni alla mailing list ANM determinano ora l’impossibilità di trasmettere immagini tramite la mailing list ANM e di attivare, mediante link, collegamenti ipertestuali. Il nuovo progetto oggi sottoposto al comitato direttivo consentirà anche l’anagrafica dei soci, esigenza fattasi ormai impellente per l’Associazione, nonché consultazioni costanti della base degli associati su temi di maggiore interesse. L’infrastruttura (utilizzabile con App dal proprio smartphone e dal desktop del computer) apre le porte a future integrazioni che potrebbero consentire di gestire in autonomia le procedure legate alle votazioni.


Su disposizione della Gec è stato trasmesso a tutti voi lo stato patrimoniale e il conto economico dell’anno 2020, unitamente alla relazione del Collegio dei revisori dei conti, e ciò per le valutazioni ai sensi dell’art. 30 dello Statuto in ordine all’approvazione del bilancio (punto 11 dell’ordine del giorno: Bilancio ANM 2020. Approvazione). Come avrete notato, i revisori, riunitisi lo scorso 21 maggio, hanno verificato la piena rispondenza delle voci di bilancio alla documentazione contabile in atti e formulato alcune proposte: considerata la sostanziale duplicazione della rassegna stampa dell’ANM rispetto a quella del CSM, hanno invitato a valutare eventuali sinergie con l’Organo consiliare per il contenimento dei costi e suggerito all’ANM, in occasione della scadenze contrattuali, di rinnovare le indagini di mercato per valutare la possibilità dell’ottenimento di beni e servizi a condizioni più vantaggiose. Queste e le altre proposte sono sottoposte alla vostra attenzione. 


Grazie per l’attenzione e buon lavoro!






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