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3 febbraio 2022

Arriva "Leggi qui Guida galattica (e)norme per adolescenti"

Un programma di educazione alla legalità rivolto a insegnanti e studenti


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di Francesco Grignetti

Le scuole di tutta Italia possono iscriversi fino al 13 febbraio, intanto c'è il libro con la testimonianza di tantissimi personaggi famosi e la prefazione di David Sassoli L'adolescente che può incrociare un bullo. Il bambino che rischia di finire in trappola sui social. La ragazza che si ritrova vittima di “porn revenge”, ossia della diffusione di video con scene intime a scopo di vendetta. E ancora il maschio che sente di dover dimostrare qualcosa e finisce per mettersi nei guai. Sono tante le situazioni da cui gli studenti devono prepararsi. E occorre una formazione adeguata. Che sappia usare le parole giuste. Ci provano i magistrati italiani con un programma educativo rivolto a insegnanti e studenti, sulla base di un accordo firmato dal ministero e dell'Anm.

Le scuole possono iscriversi fino al 13 febbraio, ma intanto è in uscita il libro che può essere considerato il manuale di questo corso di educazione alla legalità. “Leggi Qui. Guida galattica (e)norme per adolescenti”, pubblicato da Mondadori, e i cui proventi andranno in beneficenza è un'ottima guida di educazione civica, scritta in collaborazione con l'Associazione nazionale magistrati e tante altre realtà del mondo forense che hanno sposato il progetto con entusiasmo, più il generoso contributo di tantissimi attori, calciatori, musicisti, sportivi e uomini e donne del mondo dello spettacolo. Sono più di 60 gli autori che hanno collaborato, da Roberto Baggio a Vittorio Petrone, Carlo Verdone, Maurizio Costanzo, Giovanni Maria Flick, Enrico Mentana, Francesco Giorgino, don Luigi Ciotti, Kristian Ghedina, Paola Cortellesi, Piero Angela, Maria Grazia Cucinotta, Francesco Totti, Kalidou Koulibaly, Giuseppe Fiorello, Anna Foglietta, Antonietta Bello, Alex Britti, Giorgio Chiellini e tanti altri.

Il senso del libro è nella quarta di copertina: «Il diritto non è un'insidia. La legge non costruisce tranelli. Diritto e legge sono, piuttosto, gli strumenti di cui la nostra società, qualunque società, dispone per far sì che si possa convivere pacificamente, nel rispetto delle libertà di ciascuno. Spesso le leggi e l'educazione civica in senso lato vengono percepiti dagli adolescenti come sabbie mobili che impediscono di camminare e invece, al contrario, sono delle liane che, proteggendo i diritti di ognuno, soprattutto dei più deboli, consentono di muoverci più liberamente».

Emoziona trovarvi una prefazione di David Sassoli, che può essere considerato il suo testamento spirituale: “L'intolleranza – scriveva il presidente del Parlamento europeo, appena scomparso - nelle sue diverse forme uccide con differenti modalità. Il principale strumento che abbiamo per combatterla è l'educazione al valore del vivere assieme. Per vivere bene assieme, però, è necessario conoscere le regole della convivenza, i diritti e i doveri che ognuno di noi deve custodire. Far parte di una comunità implica responsabilità. Adolescenti consapevoli dei propri diritti e doveri vuole dire ragazzi e ragazze responsabili e competenti, che sanno a quale approdo condurre la propria canoa e come arrivarci. In una parola, ragazze e ragazzi liberi”.
Ma il libro è rivolto anche ai genitori e agli insegnanti: “Questo manuale di educazione alla legalità rivolto agli adolescenti – avvertiva Sassoli – è anche un manuale di sopravvivenza per il mondo degli adulti, che spesso non trovano chiavi di comunicazione o non riescono a entrare in sintonia con le nuove generazioni.”.

Il libro è solo un tassello di un programma più vasto, chiamato “Lex go”, come spiega il suo ideatore, il magistrato Giacomo Ebner: “Noi magistrati non intendiamo metterci in cattedra e rubare il mestiere a nessuno. Ci mettiamo a disposizione”. L'idea è che i giudici italiani facciano incontri sulla legalità prima con gli insegnanti, e poi nelle scuole. Al termine di letture e incontri, a fine anno scolastico, ci sarà un concorso tra studenti. Potranno partecipare con una canzone, un video, o una “grafic novel” per raccontare quale è, secondo loro, la più grande delle ingiustizie o il più grande atto di giustizia.

Premiazione annunciata in Cassazione con una giornata a porte aperte agli studenti di tutta Italia. E per affrontare uno dei problemi più dilaganti tra i giovani, l'uso di droghe, è stato schierato Biondo, trapper italiano, diventato famoso grazie al programma “Amici di Maria De Filippi”, nonché un cuoco provetto: “A volte – scrive – ci etichettano come una generazione vuota o poco impegnata e questa sfiducia in noi, magari nelle personalità più fragili, può minare il carattere e indurre a cercare risposte sbagliate a problemi però veri. Nell'assunzione di droghe a volte si nasconde la voglia di dare l'immagine di ragazzo “forte” e indipendente ma io penso, nonostante la mia giovane età, che la vita offra molte soluzioni ai problemi e alle difficoltà, e che la droga non sia certo una di quelle! Per me la musica è emozione pura e quindi non si può dipendere da sostanze che controllano le nostre emozioni!”.



 

 



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