5 ottobre 2010
Ancora un no ai trasferimenti d’ufficio
L'Associazione nazionale magistratiribadisce la netta contrarietà al trasferimento d'ufficio deimagistrati e, in particolare, a quello dei magistrati più giovaniche già sono stati destinati d'ufficio a sedi disagiate e cheverrebbero a subire un ulteriore inaccettabile disagio.
L'Associazione nazionale magistrati
ribadisce la netta contrarietà al trasferimento d'ufficio dei
magistrati e, in particolare, a quello dei magistrati più giovani
che già sono stati destinati d'ufficio a sedi disagiate e che
verrebbero a subire un ulteriore inaccettabile disagio.
L'Anm esprime preoccupazione per
l'accelerazione della procedura per i trasferimenti d'ufficio,
riservandosi l'adozione di ogni iniziativa, anche sul piano
giudiziario, a sostegno dei magistrati.
La Giunta, alla luce dell'avvio da
parte del Csm della procedura per i trasferimenti d'ufficio,
insiste sulle proposte più volte avanzate, sia sul piano
legislativo sia su quello amministrativo, per risolvere la
questione della scopertura degli organici in procura: revisione
delle circoscrizioni giudiziarie; deroga alle limitazioni al
passaggio di funzioni; possibilità di disporre l'applicazione
temporanea in procura, su disponibilità, anche dei giudici.
La Gec richiama i numerosi
documenti approvati al riguardo e, in particolare, quello
consegnato al Csm in occasione dell'audizione del primo aprile del
2009 nel quale si evidenziava anche l'assoluta necessità di
introdurre sistemi di incentivazione sul piano amministrativo non
solo per il trasferimento e l'applicazione, ma anche per la
disponibilità a permanere nelle sedi disagiate. Nello stesso
documento la Giunta auspicava che alle esigenze di copertura
dell'organico si facesse fronte anche tenendo conto del numero dei
ma-istrati fuori ruolo.