5 ottobre 2010
«Giustizia: le riforme di cui il Paese ha bisogno»
L'Associazione nazionalemagistrati, in un documento approvato oggi dalla giunta esecutivacentrale, ricorda al legislatore l'urgenza di riforme cherestituiscano efficienza e funzionalità al sistema giustizia. E,nel quadro delle iniziative sollecitate dal Comitato direttivocentrale del 17 ottobre e dalle assemblee del 29 ottobre in tuttaItalia, invita i presidenti delle giunte distrettuali a organizzareincontri con i colleghi e gli altri operatori della giustizia, e inparticolare con le organizzazioni che hanno sottoscritto il "Pattoper la giustizia", per sensibilizzare l'opinione pubblicasulle riforme necessarie.
L'Associazione nazionale
magistrati, in un documento approvato oggi dalla giunta esecutiva
centrale, ricorda al legislatore l'urgenza di riforme che
restituiscano efficienza e funzionalità al sistema giustizia. E,
nel quadro delle iniziative sollecitate dal Comitato direttivo
centrale del 17 ottobre e dalle assemblee del 29 ottobre in tutta
Italia, invita i presidenti delle giunte distrettuali a organizzare
incontri con i colleghi e gli altri operatori della giustizia, e in
particolare con le organizzazioni che hanno sottoscritto il "Patto
per la giustizia", per sensibilizzare l'opinione pubblica
sulle riforme necessarie.
In questi giorni nel mondo politico
sembra essere ripresa la discussione sulla "riforma della
giustizia"; anche se non ne sono ancora chiari gli obiettivi e i
contenuti. L'Anm da tempo sostiene che la giustizia ha urgente
bisogno di riforme, ma quelle che restituiscano efficienza e
funzionalità al sistema.
Anche in vista della imminente
discussione sulla legge di bilancio, l'Anm richiama la necessità di
garantire adeguati stanziamenti per la giustizia, in particolare
con investimenti per le dotazioni informatiche e la
riqualificazione professionale del personale aministrativo, unica
categoria del settore pubblico a non avere beneficiato di tale
opportunità nell'ultimo decennio.
Ribadisce la necessità di approvare
in tempi rapidi alcune misure che potrebbero fornire un primo
contributo per superare la situazione di grave inefficienza del
sistema. Tra le iniziative prive di impatto sul bilancio dello
Stato, l'Anm richiama la propria proposta di revisione razionale e
moderna delle attuali circoscrizioni giudiziarie, che risalgono
all'Ottocento, improntata a canoni di efficienza e di intelligente
impiego delle risorse umane disponibili, con accorpamento dei
tribunali più piccoli (almeno 60 su 165) da trasformare
eventualmente in sezioni distaccate.
Chiede, inoltre, l'introduzione
della posta elettronica certificata per l'esecuzione delle migliaia
di notifiche e avvisi quotidianamente inviati agli avvocati; la
sospensione dei processi penali nei confronti di imputati
irreperibili, che impegnano i tribunali senza giungere a un
risultato di giustizia utile per la collettività e senza il
rispetto degli standard europei; un ampio intervento di
depenalizzazione dei reati minori, per riservare il costoso
utilizzo del processo penale alle questioni di reale allarme
sociale.