Si è svolto ieri, a Roma, presso la
Residenza di Ripetta, il convegno "Giustizia e legalità per la
crescita del Paese. Dall'Anm idee e proposte di riforma" che
si è proposto l'obiettivo di indicare alcune aree in cui sono
possibili interventi immediati per migliorare il funzionamento del
servizio giustizia in Italia.
La grave situazione di crisi
economica impone l'investimento nella giustizia e nella legalità.
Una giustizia più efficiente, infatti, rafforza la credibilità del
Paese, dà fiducia agli investitori stranieri, assicura certezze
agli operatori economici.
Allo stesso modo, l'azione di
contrasto nei confronti dell'illegalità diffusa diminuisce le
ingiustizie sociali e consente allo Stato di recuperare le ingenti
risorse sottratte ai poteri criminali.
I lavori sono stati aperti da Luca
Palamara e Antonello Ardituro, poi gli indirizzi di saluto di
Nicola Zingaretti, Renata Polverini, Giorgio Santacroce e Piero
Grasso. Due le tavole rotonde nella sessione mattutina: la prima,
"Nuove risorse dal contrasto alla corruzione, all'evasione fiscale
e al riciclaggio", moderata da Liana Milella, ha visto la
partecipazione, oltre che di Antonello Ardituro, anche di
Piercamillo Davigo, Guglielmo Epifani, Francesco Greco, Giuseppe
Pignatone e Valerio Spigarelli.
Alla seconda, "L'efficienza della
giustizia per il rilancio dell'economia", moderata da Antonio
Macaluso, sono intervenuti Filippo Patroni Griffi, Susanna Camusso,
Antonio Mastrapasqua e Giuseppe Cascini.
Nella sessione pomeridiana,
Giovanni Negri ha moderato il confronto "La tutela dei diritti tra
smaltimento dell'arretrato nel processo civile e velocità delle
decisioni" tra Giuseppe Maria Berruti, Maurizio de Tilla, Luciano
Gerardis, Roberto Pessi, Stefano Schirò e Silvana Sica.
Ha chiuso i lavori la tavola
rotonda "Il ruolo e l'assetto della magistratura nell'Italia che
verrà" moderata da Enrico Mentana; hanno partecipato Michele
Vietti, Emma Marcegaglia, Giuliano Amato, Guido Alpa e Luca
Palamara.