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25 settembre 2015

Intervento del segretario generale dell'ANM Maurizio Carbone

Cerimonia in ricordo dei giudici Saetta e Livatino, 25 settembre 2015

A nome dell’Associazione Nazionale Magistrati rivolgo un deferente saluto al Capo dello Stato e mi associo ai ringraziamenti già formulati dal Presidente della Corte per avere con la Sua presenza conferito ulteriore valore e solennità alla cerimonia. A tutti i presenti, autorità, rappresentanti delle Istituzioni, colleghi, avvocati, cittadini, un cordiale saluto. Un sentito abbraccio ai familiari di Antonino Saetta.

Commemorare oggi Antonino Saetta e Rosario Angelo Livatino, nell’anniversario della loro morte, ha anche il significato di onorare tutte le donne e gli uomini che hanno pagato con la vita l’impegno quotidiano per l’affermazione dei valori della legalità e della giustizia.

Sono tanti, troppi, i magistrati, gli appartenenti alle forze dell’ordine, i giornalisti, i politici, i professionisti che negli anni sono stati vittime della violenza mafiosa in questa terra. Il ricordo della loro tragica fine ci commuove a distanza di anni, ma la loro testimonianza di vita, il loro esempio, la memoria del loro impegno coraggioso, che si rinnova nel corso di queste celebrazioni, costituiscono ancora oggi, non solo per le nuove generazioni, un forte richiamo ai doveri di serietà e professionalità e al senso di responsabilità, e sono un chiaro invito alla determinazione e all’unità di tutte le Istituzioni, quale migliore antidoto per respingere ogni forma di sopraffazione e di intimidazione.

I valori ai quali Antonino Saetta e Rosario Livatino hanno ispirato tutta la propria vita, umana e professionale, rappresentano i valori in cui tutti dovremmo quotidianamente identificarci.

Antonino Saetta e Rosario Livatino sono tra i più alti esempi di uomini, di servitori dello Stato che ebbero il particolare merito di interpretare il proprio ruolo con coraggio e determinazione,  ma anche con tanta umanità e sobrietà dei comportamenti, rifuggendo da inutili protagonismi ed evitando con cura ogni frequentazione, ogni atteggiamento che potesse anche solo scalfire l’immagine di imparzialità della propria funzione.

Il potere mafioso, l’illegalità, la violenza e l’intimidazione si combattono certamente con le riforme e le buone leggi e con la loro rigorosa applicazione, ma prima ancora con l’autorevolezza e la credibilità delle Istituzioni.

Antonino Saetta e Rosario Livatino erano consapevoli, e lo dimostrarono nei fatti, che la credibilità delle Istituzioni si conquista ogni giorno con la serietà, il coraggio e la trasparenza dei comportamenti di coloro che le rappresentano.

Loro ci hanno indicato la strada, a noi il compito di seguirla fino in fondo, senza incertezze!

Grazie

Maurizio Carbone
Segretario generale dell’ANM



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