10 ottobre 2021
Sulla violenza esplosa alla manifestazione romana contro il green pass
Meritano una ferma condanna i fatti avvenuti sabato scorso a Roma, quando una manifestazione collettiva di dissenso per l’imposizione del green pass come strumento di contrasto della pandemia si è risolta in atti di inaccettabile violenza contro la sede della CGIL e di inaudita intimidazione verso il Governo e il Parlamento, portata avanti con l’accerchiamento per ore di Palazzo Chigi e Montecitorio da parte di una folla tumultuosa.
Non è dubbio che l’espressione della protesta, in forma individuale o collettiva, sia esercizio di un diritto riconosciuto e tutelato dalla Costituzione ma è altrettanto certo che nulla ha a che fare con la violenza che calpesta i valori di democrazia e di libertà.
Il diritto al dissenso, infatti, non può mai giustificare l’aggressione violenta e il dileggio delle Istituzioni della Repubblica ed anzi da questi inqualificabili comportamenti ne risulta sfregiato.
Sono queste le ragioni che inducono ad esprimere solidarietà in favore del Sindacato e delle Istituzioni rimaste vittima di quella deprecabile violenza, nella riaffermazione convinta e incondizionata dei principi costituzionali su cui si fonda la pacifica e libera convivenza del Paese.