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24 maggio 2025

Progetto di lavoro della Commissione Pari Opportunità

Approvato dal Comitato Direttivo Centrale nella seduta del 24 maggio 2025 Quadriennio 2025-2029

 


LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ


PREMESSO che, secondo l’art. 2 dello statuto, l’ANM si propone, tra gli altri, i seguenti scopi:


2) propugnare l’attuazione di un Ordinamento Giudiziario che realizzi l’organizzazione autonoma della magistratura in conformità delle esigenze dello Stato di diritto in un regime democratico;
4) promuovere il rispetto del principio di parità di genere tra i magistrati in tutte le sedi associative ed in particolare assicurare la presenza equilibrata di donne e uomini negli organismi dirigenti centrali, distrettuali e sottosezionali dell’Associazione, nonché in tutte le articolazioni del lavoro associativo e nei casi in cui l’Associazione sia chiamata a designazioni di suoi rappresentanti.
5) promuovere iniziative di carattere culturale, assistenziale e previdenziale.


CONSIDERATO che il divieto di discriminazione e la salvaguardia dei diritti fondamentali sono pilastri dell’ordinamento giuridico dell’UE (art. 21 della Carta di diritti fondamentali dell’UE), oltre che della nostra Costituzione (art. 3);
CONSIDERATO che la realizzazione effettiva del principio di uguaglianza e l’effettività del divieto di qualsiasi forma di discriminazione, postulano l’effettiva realizzazione delle pari opportunità nella partecipazione alla vita economica, sociale e culturale che, a sua volta, con riferimento al genere,
passa dalla parità nell’accesso di uomini e donne alle cariche elettive;
RITENUTO che infatti proprio la rappresentanza negli organi elettivi consente la realizzazione degli interventi necessari alla effettiva rimozione degli ostacoli che rendono estremamente difficoltoso (quando non impossibile) il raggiungimento degli obiettivi di piena e pari partecipazione;
CONSIDERATO che tale effettività, purtroppo, non è ancora reale e piena (neppure in magistratura) e che ancora diversi sono gli ostacoli da rimuovere, come dimostrano (esemplificativamente) le statistiche sul rapporto tra il numero di donne magistrate e quello delle donne che ricoprono incarichi direttivi e semidirettivi;
CONSIDERATO altresì che la manifestazione più tragica della storica disparità nei rapporti di forza tra uomini e donne è la violenza di genere, fenomeno drammatico e quasi endemico, che va combattuto innanzitutto attraverso un incessante e capillare lavoro di sensibilizzazione educativa e culturale nelle diverse articolazioni della società, volto al superamento della cultura del patriarcato, senza il quale si vanifica pure l’efficacia della risposta sanzionatoria;
CONSIDERATO che, al fine di contribuire alla realizzazione delle pari opportunità, ritiene necessario:



  • effettuare una ricognizione degli strumenti attualmente previsti in materia dalla normativa secondaria del CSM, verificarne l’effettiva attuazione all’interno degli uffici con riferimento al profilo del genere, ma non solo (es. disabilità e malattia), elaborare – ove necessario – proposte migliorative e innovative, anche avviando a tal fine interlocuzioni con il Comitato Pari Opportunità del CSM e con quelli istituiti presso i CCGG;

  • elaborare proposte volte ad assicurare l’effettiva parità nell’accesso alle cariche elettive sia nell’autogoverno, che nell’associazione, interloquendo a tal fine anche con la commissione “sistema elettorale” e con la commissione “modifiche statutarie”;

  • organizzare e implementare, anche in collaborazione con le GES, iniziative di formazione e sensibilizzazione nei territori – con particolare attenzione alle scuole – volte al superamento del patriarcato e alla diffusione della cultura delle pari opportunità e, al contempo, stimolare e veicolare l’adozione di misure organizzative e buone prassi, volte a favorire la sinergia tra uffici al fine di garantire la massima efficacia possibile nella risposta a valle, anche avviando interlocuzioni con il relativo gruppo di lavoro del CSM;


DELIBERA


di articolare il proprio lavoro nelle tre macroaree di seguito indicate, affidando l’approfondimento delle questioni e l’elaborazione di proposte relative a ciascuna area di intervento ad altrettanti sottogruppi di lavoro, composti come indicato nel verbale della seduta del 6.5.25.



  1. PARI OPPORTUNITÀ NEGLI UFFICI: PREVISIONI DELLA NORMATIVA SECONDARIA DEL CSM - EFFETTIVITÀ ED EFFICACIA

  2. RAPPRESENTANZA E QUOTE DI GENERE NEGLI ORGANI ELETTIVI

  3. INIZIATIVE CULTURALI E DI SENSIBILIZZAZIONE SUI TERRITORI – BUONE PRASSI E MISURE ORGANIZZATIVE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE.


La Coordinatrice Chiara Valori                                            La Presidente Rachele Monfredi


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Progetto di lavoro approvato dal Cdc nella seduta del 24mag25 | pdf, 184 kb

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