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17 dicembre 2022

Relazione presentata e approvata dal Cdc nel corso della seduta del 17-18 dicembre 2022

Sul decreto legislativo 10 ottobre 2022, n.150 (in G.U. n. 243 del 17 ottobre 2022 S.O.) attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari

Premessa
Il decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, emanato in attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134 (di delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari), rappresenta il più importante momento di riforma della giustizia penale dai tempi dell’introduzione del nuovo codice di procedura penale.


L’ANM, con la sua Commissione Diritto e Procedura Penale, ha seguito in maniera costante l’evoluzione di ogni progetto di riforma, non mancando di esprimere motivati pareri con cui ha indicato l’impatto delle innovazioni normative sul quotidiano operare dei magistrati e, soprattutto, sui principi costituzionali posti a presidio del sistema penale.
Richiamato il parere sulla Riforma Cartabia, illustrato al CDC nella seduta dei giorni 11 e 12 settembre 2021, l’attuazione della delega pone alla Commissione l’esigenza di continuare ad interrogarsi sulle ricadute dell’articolato normativo di cui al decreto legislativo 150/2022.
L’intento di questa commissione, lungi dal fornire una analitica ricostruzione della normativa, è stato quello di evidenziare alcuni aspetti di criticità che potranno delinearsi dall’applicazione concreta della stessa, a fronte della mancanza di una disciplina transitoria, ed a fronte delle ataviche carenze strutturali ed organizzative che affliggono il sistema giustizia.
Ulteriore scopo di questa relazione è quello di indicare alcuni spunti di riflessione al fine di un possibile opera di emendamento parlamentare al testo di legge, anche in virtù delle necessarie interlocuzioni tra la Magistratura Associata e le Istituzioni governative e parlamentari.
Saranno, pertanto, esposte alcune tematiche ritenute di maggiore criticità, frutto dell’esperienza professionale dei colleghi che operano sul territorio in ogni parte d’Italia, onde consentire una armonica visione rappresentativa dell’intero Paese.
La magistratura italiana, conscia dei propri doveri e del proprio ruolo, è attivamente partecipe al disegno innovatore, consapevole che la riforma prossima ad entrare in vigore rappresenti un imprescindibile strumento attraverso il quale garantire ai cittadini una più celere definizione dei procedimenti penali.
La magistratura italiana è altresì consapevole dell’importanza della riforma nel più ampio contesto di innovazione che consentirà al Paese di raggiungere gli obiettivi indispensabili per godere dei benefici previsti dall’attuazione del PNRR.
La magistratura italiana è, infine, consapevole della necessità di una proficua interlocuzione con l’Avvocatura e con l’Accademia per un’analisi comune delle ricadute concrete dell’attuazione della riforma sulla quotidiana attività di tutti gli operatori del diritto. È con questo spirito, pertanto, che la Commissione analizzerà gli aspetti ritenuti più significativi della novella, offrendo il proprio contributo all’esame dei diversi istituti introdotti o profondamente innovati dal decreto legislativo 150/2022.


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