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10 gennaio 2013

Una proposta complessiva per il miglioramento del servizio giustizia

L’ottica dei giudici del lavoro

Vengono individuate le seguenti direttrici d’intervento, che attengono ai settori del lavoro e della previdenza, trattati dai giuslavoristi.


Una premessa è di carattere generale ed attiene alla dimostrata incapacità delle riforme legislative di apportare contributi efficienza al servizio-giustizia, almeno in via tendenziale. Non è dettando regole processuali o, tanto meno, di diritto sostanziale che si raggiungono obiettivi di riduzione del contenzioso o di accelerazione dei processi. I risultati delle iniziative dell’ultimo decennio dimostrano come l’efficienza si persegua piuttosto con la dotazione di strumenti adeguati, dunque con scelte che attengono in primo luogo all’organizzazione del lavoro.



  1. Anche in questa logica, una prima proposta sembra essere necessariamente di carattere conservativo: dare continuità alle politiche del lavoro avviate, quanto meno per un’esigenza di coerenza politica ed economica. Sarebbe assurdo ed illusorio perorare ribaltamenti di scenari in questa fase storico-sociale. Nel quadro attuale vanno più realisticamente perseguite scelte (a) di riequilibrio e (b) di chiarificazione, soprattutto nell'attuazione della riforma già compiuta, in vista di una redistribuzione degli oneri della cd flessibilità in uscita, di una tutela dell'effettività delle decisioni e di una semplificazione dell'azione processuale.

    Vanno adottate soluzioni di maggiore coinvolgimento dell’impresa nella formazione del personale durante il rapporto di lavoro e dopo il licenziamento, dando applicazione concreta al principio solidaristico (art. 2 Cost.) che permea il diritto del lavoro e che deve toccare il momento più traumatico, quello della perdita del posto di lavoro. L’obiettivo di una maggiore circolazione del personale si persegue rendendo quella perdita meno definitiva e dolorosa, dunque responsabilizzando chi la provoca e fornendo chi la subisce di strumenti effettivi per rendersi appetibile al mercato.

    Nel processo, si potrebbe considerare l’ipotesi di eliminare o ridimensionare il contributo unificato, che penalizza eccessivamente il lavoratore, il pensionato, l’invalido che hanno nel giudizio l’unico mezzo per fare valere diritti spesso fondamentali....


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