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11 giugno 2010

Sul Dl in materia di rifiuti

L'associazione nazionale magistrati rileva che il decreto-leggevarato dal Governo in materia di rifiuti in Campania, sotto laspinta di una grave emergenza certamente innegabile, finisce,tuttavia, con l'istituire un pubblico ministero ed un giudicestraordinari - operanti per un tempo limitato ed in una solaRegione - per i reati riferiti alla gestione dei rifiuti, per ireati in materia ambientale e per tutti i reati connessi.


L'associazione nazionale magistrati rileva che il decreto-legge
varato dal Governo in materia di rifiuti in Campania, sotto la
spinta di una grave emergenza certamente innegabile, finisce,
tuttavia, con l'istituire un pubblico ministero ed un giudice
straordinari - operanti per un tempo limitato ed in una sola
Regione - per i reati riferiti alla gestione dei rifiuti, per i
reati in materia ambientale e per tutti i reati connessi.



Per rispondere a questa come ad altre future emergenze la via
maestra appare quella di restituire efficienza ed incisività -
rafforzandoli nei mezzi e nelle strutture -  agli organi della
giurisdizione e non quella della creazione ad hoc di accusatori e
giudici straordinari ritenuti più adatti alle contingenze.



Il divieto costituzionale di istituire giudici straordinari o
speciali (art. 102 Cost.) nasce proprio dalla preoccupazione
che,  di emergenza in emergenza, si possa alterare o
addirittura stravolgere la fisionomia del potere giudiziario ed
incidere sui diritti e sulle garanzie dei cittadini.



Inoltre non si vede quali possano essere i concreti guadagni di
efficienza e tempestività derivanti da norme che, accentrando
i compiti, allontanano inquirenti e giudici dai territori su
cui intervenire.



Segnaliamo che l'incerto e generico criterio di individuazione
della competenza del giudice straordinario potrà creare non pochi
problemi di applicazione. E saranno fonte di difficoltà pratiche e
giuridiche anche le procedure di trasferimento al pubblico
ministero straordinario dei procedimenti già iniziati. Ciò in
evidente contrasto con le esigenze di rapido intervento poste a
base del decreto-legge.



La difficile e grave emergenza in Campania richiede la
consapevolezza ed il  concorso  di tutti quanto operano
nelle istituzioni; e la magistratura ritiene di poter svolgere al
meglio le sue funzioni attraverso un incisivo coordinamento
degli  uffici giudiziari presenti sul territorio.



 



 



 



 




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