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5 giugno 2009

Studio Anm sui carichi di lavoro dei Pm: max 850 fascicoli. Udine la procura più efficiente

Indispensabile redistribuire gli organici e rivedere la geografia giudiziaria

Il gruppo di studio dell'Associazione nazionale magistrati ha presentato e discusso oggi a Roma la prima relazione sul "Carico di lavoro sostenibile ed esigibile per il pubblico ministero" (il gruppo è coordinato da Luca Minniti, giudice del tribunale di Firenze).
Esteso a tutte le procure italiane, lo studio analizza i dati sulle iscrizioni delle notizie di reato, incrociati con le risorse disponibili e vari profili "qualitativi" (il territorio, il tipo di criminalità) e quantitativi (in particolare gli organici). Il numero massimo di fascicoli annui gestibili da ogni sostituto è compreso tra 820 e 850, ma numerose variabili incidono su questo numero e sull'efficienza del lavoro: dalla tipologia e dalla gravità dei reati, al numero di collaboratori per ogni sostituto (in particolare del nucleo di polizia giudiziaria, ma non soltanto), ai criteri di iscrizione (o meno) delle notizie di reato, che si auspica diventino più omogenei, perché possono rendere difficilmente comparabili le situazioni.
Sulla base di questa griglia, l'ufficio più efficiente, con il maggiore equilibrio tra le sopravvenienze e i procedimenti definiti, è la procura di Udine. Il "modello statistico" di Udine smaltisce tutte le sopravvenienze in tutti gli anni analizzati (tranne il 2001) ed ha anche gradualmente abbattuto le pendenze, scese da 13.712 nel 2001 a 4.607 nel 2007. A fine 2007 la percentuale di fascicoli iscritti nello stesso anno era del 79,33%, a riprova dell'eliminazione pressoché totale dell'arretrato e della trattazione di procedimenti di nuova iscrizione.
Dal punto di vista organizzativo, la Procura ha adottato questo modello:



  • il Procuratore gestisce i reati da incidente stradale di cui agli articoli 589 segg. Cp;

  • l'Aggiunto partecipa ai turni esterni e gestisce un proprio ruolo pari a quello dei sostituti;

  • ogni sostituto ha assegnato un collaboratore di Pg "applicato" alla Procura. La sezione di polizia giudiziaria in organico alla Procura, invece, viene utilizzata per le indagini; 

  • i fatti non costituenti reato vengono iscritti a mod. 21 solo se c'è un morto; 

  • l'organico (Procuratore, Aggiunto, + 11 sostituti) non è mai stato completo e nel 2007 erano presenti nove sostituti.


In generale lo studio conferma anche la maggiore difficoltà di misurare carichi di lavoro e produttività del pubblico ministero rispetto all'attività del giudice (per i profili già segnalati e anche per la specificità delle attività investigative relative a ciascun procedimento). E conferma altresì gli squilibri nella distribuzione degli organici, la presenza di "sedi disagiate" sia grandi che piccole, nonché l'urgenza di rivedere la geografia giudiziaria per evitare la presenza di uffici diseconomici.
L'Associazione nazionale magistrati e in particolare la giunta (presente all'incontro di Roma con il presidente Luca Palamara, il segretario e il vicesegretario generale Giuseppe Cascini e Silvana Sica, e con Nicola Di Grazia) hanno rinnovato l'impegno ad avvalersi di studi di questo tipo per sostenere in sede politica e parlamentare l'urgenza degli interventi per migliorare l'efficienza della giustizia.


 



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