Il Presidente della Commissione di studio sulle Questioni Internazionali, sentiti i Coordinatori della stessa, presenta al Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, la seguente proposta sull’organizzazione ed attività della Commissione in parola.
Premesso che:
- il confronto e la collaborazione con altre magistrature straniere contribuiscono allo sviluppo di buone pratiche e strumenti giuridici comuni, in linea con i principi fondamentali dello Stato di diritto, con gli obblighi derivanti da accordi e trattati internazionali;
- la partecipazione attiva dell’ANM alle associazioni di categoria internazionali e l’interlocuzione con altri organismi internazionali che si occupano di magistratura e dell’amministrazione della giustizia consente di affermare il ruolo della magistratura italiana nel panorama giuridico globale, migliorando il reciproco scambio di esperienze e conoscenze professionali;
- il costante contatto con le magistrature straniere e con gli organismi internazionali competenti è fondamentale per tutelare l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, in linea con gli standard sovranazionali, così come per rafforzare lo stato di diritto e garantire il riconoscimento e l’applicazione dei diritti fondamentali, in considerazione anche dell’attuale dibattito sul progetto di riforma costituzionale della magistratura in corso in Italia;
considerato che:
- nella seduta del Comitato Direttivo Centrale (CDC) del 8 marzo 2025 è stata costituita la Commissione di studio per le Questioni Internazionali, composta da un Presidente e quattro componenti del CDC quali coordinatori e che tale commissione ha avuto oltre 60 adesioni dei soci iscritti, per farne parte quali componenti;
- è la prima volta che viene istituita una commissione permanente di studio per gli affari internazionali e, quindi, non vi sono precedenti esperienze operative da recepire;
- è opportuno che la Commissione sia concepita come organo di studio ed approfondimento di tematiche internazionali e quale strumento di supporto alla Giunta Esecutiva Centrale (GEC), per rafforzare l’azione dell’ANM in sede internazionale;
- occorre, quindi, determinare l’oggetto e gli ambiti di attività della Commissione, nonché la partecipazione di membri della Commissione agli incontri internazionali dell’ANM, unitamente a componente/i della Giunta Esecutiva Centrale (GEC), per finalità funzionali e di efficienza dell’azione dell’Associazione all’estero;
ritenuto che i principali obiettivi della commissione sono:
- potenziare la capacità della magistratura italiana di confrontarsi con altre organizzazioni ed esperienze giuridiche, al fine di elaborare strategie comuni per la tutela ordinamentale e funzionale della giurisdizione nazionale e internazionale;
- contribuire a rafforzare le relazioni istituzionali con le associazioni di magistrati straniere, quali l’International Association of Judges (IAJ) e l’European Association of Judges (EAJ), nonché con le altre istituzioni ed organismi internazionali deputati alla tutela dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, soprattutto in questo momento storico in cui l’Italia affronta la riforma costituzionale della magistratura e del proprio organo di autogoverno (CSM);
- appprofondire, confrontandosi con altri sistemi giudiziari, tematiche relative allo status dei magistrati e all’amministrazione della giustizia (tematiche di natura prettamente sindacale);
- monitorare ed approfondire le principali questioni ed evoluzioni normative in materia di diritto internazionale e di cooperazione giudiziaria internazionale, favorendo la crescita professionale degli associati;
- promuovere incontri tra le istituzioni giudiziarie italiane e straniere, sviluppando iniziative volte ad intensificare le relazioni, migliorare la comprensione dei rispettivi sistemi giudiziari e lo scambio di esperienze e conoscenze professionali;
propone di:
- definire l’oggetto e l’attività della istituita Commissione per le Questioni Internazionali quale organo di studio ed approfondimento di tematiche internazionali, nonché quale strumento di supporto alla Giunta Esecutiva Centrale (GEC) per le attività che debbano essere svolte in sede internazionale, nel rispetto delle prerogative statutarie del CDC e della GEC;
- attribuire alla Commissione i seguenti compiti principali:
a) contribuire a rafforzare i rapporti con le associazioni di magistrati estere, con la IAJ e la EAJ, e con le organizzazioni internazionali di riferimento, partecipando – in coordinamento con la GEC – allo studio dei dossier, alla preparazione dei relativi documenti di lavoro ed alle riunioni ed eventi internazionali;
b) monitorare ed approfondire le principali tematiche ed evoluzioni normative in materia di diritto internazionale, diritto europeo e di cooperazione giudiziaria internazionale;
c) organizzare eventi, seminari e momenti di confronto tra magistrati italiani e stranieri;
d) redigere rapporti periodici sulle attività svolte e sulle opportunità di collaborazione internazionale;
3. strutturare la Commissione in tre gruppi di lavoro (Working Groups) dedicati a:
a) Rapporti con IAJ e EAJ ed altri organismi internazionali: per la predisposizione dei documenti ed elaborati sui temi in agenda dei meetings annuali; lo studio di specifiche tematiche legate alla governance e allo status della magistratura ed alla tutela dell’indipendenza ed autonomia della stessa; l’analisi e la comparazione di tematiche più prettamente “sindacali” (ad es. livelli salariali; approvvigionamento e gestione di risorse economiche e materiali; organizzazione dell’amministrazione ed efficienza della giustizia; impatto sull’impiego di strumenti tecnologici e intelligenza artificiale nell’ambito dell’attività giurisdizionale, ecc.);
b) Riforma costituzionale della magistratura: attivandosi presso altri organismi, prevalentemente europei, per avviare un’azione di sensibilizzazione circa le preoccupazioni manifestate dalla magistratura italiana sulla riforma costituzionale della magistratura (Riforma del Titolo IV della parte II della Costituzione), per illustrare le conseguenze ed i possibili rischi che questa può comportare per l’indipendenza della magistratura italiana e per la rappresentatività della stessa nel proprio organo di autogoverno, ciò al fine di poter ottenere opinioni e raccomandazioni o altra forma di sostegno;
c) Studio: analisi e confronto di particolari tematiche in materia di diritto internazionale, diritto europeo e cooperazione giudiziaria internazionale rilevanti per la magistratura italiana e per le relazioni con altre magistrature straniere;
4. regolamentare la partecipazione dei membri dell’ANM agli incontri ed eventi internazionali, stabilendo che la composizione delle delegazioni preveda, oltre che componenti della GEC, anche un rappresentante o componente della Commissione, in possesso di adeguato livello di conoscenza della lingua inglese, parlata e scritta (auspicabile minimo B2). Alla GEC è rimessa, inoltre, l’individuazione di ulteriori partecipanti agli incontri internazionali ove il numero dei componenti della delegazione lo consenta;
5. prospettare ed organizzare incontri e conferenze su temi ed argomenti di diritto internazionale;
6. assicurare che la Commissione mantenga un rapporto costante con le istituzioni nazionali e internazionali competenti per le finalità associative in campo internazionale;
7. dare esecuzione ai deliberati del Consiglio Direttivo Centrale (CDC) e della Giunta Esecutiva Centrale (GEC).
Il Presidente della Commissione
Romina Incutti
I coordinatori:
Natalia Ceccarelli
Paola Cesaroni
Antonio Diella
Giulia Locati