Il 13 giugno, la Giunta esecutiva centrale è stata ricevuta
dal Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini.
Il Presidente ed il Segretario hanno rappresentato quali sono
gli intendimenti e le proposte della Magistratura associata con
particolare riferimento alla necessità di recuperare alla Giustizia
efficacia e funzionalità.
Si sono brevemente argomentate una serie di proposte sul
versante del funzionamento del processo.
In relazione alla giustizia penale, si sono evidenziati tra gli
altri, alcuni interventi indilazionabili ad esempio in tema di
notifiche.
In ordine alla giustizia civile, si è indicata l'esigenza di
semplificazione dei riti e delle notifiche, anche mediante
l'utilizzo dei mezzi telematici (posta elettronica
certificata), nonché l'esigenza di riformare l'istituto delle
impugnazioni e rafforzare le procedure di mediazione e
conciliazione.
E'stata offerta la disponibilità, come accaduto anche per gli
altri incontri istituzionali ad elaborare osservazioni e
proposte con particolare riferimento alla valutazione dell'impatto
sulla organizzazione di eventuali modifiche legislative.
Si sono manifestate, anche in questa sede, preoccupazioni
in ordine alla imminente scopertura di sedi disagiate per la norma
ordinamentale che vieta le funzioni monocratiche e requirenti ai
magistrati di prima assegnazione.
Nell'incontro, la Gec ha richiamato sinteticamente i contenuti
delle schede con le proposte di intervento sui temi
dell'organizzazione degli uffici giudiziari, della efficienza del
processo. Ha poi richiamato le osservazioni già rese
pubbliche in ordine i recenti provvedimenti in materia di sicurezza
e rifiuti.
Non è mancata l'occasione per evidenziare le problematiche in
ordine all'annunciato provvedimento in materia di intercettazioni
con particolare riferimento alla importanza e irrinunciabilità
dello strumento, al nocumento che ne comporterebbe la limitazione
in ordine alla tipologia di reati che sarebbero esclusi dalla
possibilità di intercettazione, segnalando in particolare alcune
ipotesi di particolare allarme sociale, quali estorsioni, rapine,
furti in appartamento, sequestro di persona .
Il presidente della Camera ha preso atto delle proposte e
delle osservazioni della Gec ribadendo ed assicurando la necessità
che la nostra voce venga ascoltata in sede di Commissione Giustizia
ogni volta che venga iniziato l'iter di esame di disegni di
legge.
Ha rimarcato il dovere di ascolto e rivendicato il diritto di
scelta della politica.
Ha sottolineato, con toni di costruttivo dialogo, la necessità
del recupero del rispetto reciproco tra poteri, nel comune
interesse generale della credibilità di tutte le istituzioni.