Nell'incontro del 28 maggio 2008
con il Ministro della Giustizia, la Giunta ha esposto le linee
programmatiche della Anm, richiamandosi alla difesa dell'assetto
costituzionale ed in particolare della unità delle carriere
giudicanti e requirenti e del mantenimento delle competenze, anche
in materia disciplinare, in capo al Csm.
Ha sottolineato, altresì, la
necessità di non procedere ad ulteriori interventi sull'ordinamento
giudiziario e di concentrare l'azione riformatrice sul tema del
funzionamento del processo.
La Giunta ha consegnato al Ministro
nove schede contenenti proposte concrete e articolate in materia di
processo penale, processo civile e del lavoro, nonché in tema di
organizzazione, revisione delle circoscrizioni giudiziarie,
recupero delle spese di giustizia, processo civile telematico
e magistratura onoraria.
Ha esposto, inoltre, al Ministro
alcune osservazioni critiche sul cd. "pacchetto sicurezza" e sul
decreto in tema di rifiuti in Campania.
Particolare attenzione è stata
posta alle gravi disfunzioni derivanti dal divieto di destinare
magistrati di prima nomina alle funzioni requirenti e alle funzioni
monocratiche penali.
Infine ha rappresentato la gravità della situazione relativa alla
sospensione del servizio di registrazione e trascrizione nelle
udienze.
Il Ministro ha manifestato
l'intenzione del Governo di intervenire sui temi del funzionamento
della giustizia a partire delle riforme sulle quali vi è ampio
consenso da parte degli operatori.
Ha altresì negato l'intenzione del
Governo di procedere nuovamente ad una riforma dell'ordinamento
giudiziario ed ha richiamato il contenuto del programma elettorale
nel quale si fa riferimento ad una marcata distinzione delle
funzioni e non alla separazione delle carriere.
Ha aggiunto che eventuali modifiche
delle competenze del Csm non sono indicate nel programma
elettorale, dove vi è solo un generico riferimento in materia di
responsabilità civile dei magistrati, questione che al momento non
viene considerata prioritaria.