L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

14 giugno 2010

L'Anm sulle candidature dei magistrati

Nell'imminenza della campagna elettorale per il rinnovo delparlamento, è emerso all'attenzione dell'opinione pubblica uninsieme di questioni che riguardano le candidature dimagistrati.


Nell'imminenza della campagna elettorale per il rinnovo del
parlamento, è emerso all'attenzione dell'opinione pubblica un
insieme di questioni che riguardano le candidature di
magistrati.



Si è discusso in particolare della "opportunità" delle
candidature di magistrati, del regime di ineleggibilità ed 
incompatibilità nelle elezioni per il parlamento nazionale ed
europeo e nelle elezioni amministrative, delle modalità di
"rientro" in magistratura dei candidati non eletti nonché dei
magistrati che cessano dal mandato rappresentativo.



Si tratta, evidentemente, di temi complessi che pongono delicate
questioni di principio e stimolano  diverse valutazioni e
soluzioni concrete.



Senza alcuna pretesa di affrontare questa intera problematica,
la Giunta dell'Associazione nazionale magistrati:




  • ricorda che la nostra Costituzione garantisce, all'art. 51, il
    diritto di "tutti i cittadini"di accedere  "alle cariche
    elettive, in condizioni di eguaglianza secondo i requisiti
    stabiliti dalla legge";


  • osserva che , in una prospettiva di corretta formazione della
    rappresentanza politica, non sarebbe utile escludere
    pregiudizialmente dal Parlamento e dalle amministrazioni i
    magistrati, che sono potenzialmente portatori di competenze e di
    esperienze professionali non meno preziose di quelle di altri
    tecnici del diritto (avvocati, docenti universitari);


  • ritiene necessarie norme che garantiscano in questo ambito
    assoluta trasparenza e correttezza; norme  che, da un lato,
    evitino il rischio che l'esercizio delle funzioni giudiziarie
    costituisca o possa essere interpretato come una possibile forma di
    preventiva "captatio benevolentiae" degli elettori e,
    dall'altro, circondino di opportune garanzie  il rientro in
    magistratura dei candidati non eletti e dei magistrati che cessano
    dal mandato rappresentativo;


  • mette in luce che, nella presente legislatura,  è stato
    elaborato ed approvato, con il voto quasi unanime di un ramo del
    parlamento, il disegno di legge n. 3410 recante " Disposizioni in
    materia di ineleggibilità e di incompatibilità dei magistrati"
    (frutto della unificazione di diverse proposte di legge), che
    contiene soluzioni meditate sulla elezione dei magistrati in
    parlamento e negli enti territoriali nonché sul loro rientro in
    ruolo e rappresenta una base positiva e valida anche per il lavoro
    del futuro parlamento;


  • auspica che, nel dibattito pubblico che si svolge nel paese,
    questi temi  siano affrontati in tutti i loro aspetti, senza
    enfasi o strumentalizzazioni e con l'intento di 
    ricercare  le soluzioni più appropriate, capaci di
    contemperare la garanzia dei diritti individuali  e le
    esigenze della collettività.




stampa
Stampa

Cerca documenti per...

Data

ANM risponde

Le domande e le curiosità sul funzionamento e gli scopi dell'ANM

Poni la tua domanda


Iscriviti alla newsletter

Resta aggiornato su notizie ed eventi dell'Associazione Nazionale Magistrati