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14 giugno 2010

Sui tempi e sui modi di attuazione della riforma dell'ordinamento giudiziario

In tutti i suoi atti e documenti l'Anm ha posto l'accentosul fatto che la nuova legge sull'ordinamento giudiziario - oltre aprefigurare meccanismi burocratici  paralizzanti econtrastanti con le nitide linee del disegno costituzionale -contiene in sé i germi di una perniciosa frammentazione dellamagistratura in gruppi professionali portatori di interessiparticolaristici  e potenzialmente contrapposti.


In tutti i suoi atti e documenti l'Associazione nazionale
magistrati ha posto l'accento sul fatto che la nuova legge
sull'ordinamento giudiziario - oltre a prefigurare meccanismi
burocratici  paralizzanti e contrastanti con le nitide linee
del disegno costituzionale - contiene in sé i germi di una
perniciosa frammentazione della magistratura in gruppi
professionali portatori di interessi particolaristici  e
potenzialmente contrapposti.



A questo disegno l'Associazione si è sempre opposta con coerenza
e determinazione. Ed è con questo spirito che ha condotto
tutta  la sua lunga azione di contrasto della controriforma
Castelli.



Con particolare riguardo alla delicata fase attuale  -
nella quale i decreti legislativi delegati stanno progressivamente
acquistando efficacia -  l'Anm, nel programma della
Giunta unitaria, ha affermato che "All'organo di governo
autonomo della magistratura spetta ….il compito di attuare la legge
delega ed i decreti delegati; ma deve essere chiaro che esso non
potrà supplire alle evidenti lacune , alle contraddizioni ed alle
oggettive manchevolezze delle nuove norme né impegnarsi in un'opera
di impropria razionalizzazione di un quadro normativo
intrinsecamente inadeguato o di scelta di "parti" della nuova
disciplina cui dare prioritaria ed accelerata attuazione
".



Di qui la preoccupazione per le determinazioni del Csm sui tempi
e sui modi di attuazione del decreto legislativo - non ancora in
vigore -  che prevede il passaggio alla qualifica di
consigliere o di sostituto procuratore generale dei magistrati di
appello "applicati" presso gli uffici della Corte nonché sui tempi
di svolgimento di un concorso ordinario per la copertura di posti
di consigliere già bandito.



L'Associazione ritiene che, nella delicata materia dei concorsi
(e non essendo ancora in vigore le nuove, contestatissime norme)
debba essere innanzitutto assicurata la "fisiologia"
dell'amministrazione e cioè il normale espletamento delle procedure
già avviate, senza posposizioni o ritardi.



Per altro verso l'associazione esprime il forte auspicio che non
si producano- in questo ed in altri ambiti - effetti anticipati e
potenzialmente irreversibili di una legge che continuiamo a
ritenere dannosa e di cui abbiamo chiesto l'abrogazione o la 
sospensione dell'efficacia (unitamente al varo, in tempi brevi, di
un nuovo ordinamento giudiziario).




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