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dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

30 giugno 2010

Sottosezione Modica e Ragusa su accorpamento tribunali


I magistrati dei Tribunali e delle
Procure di Ragusa e Modica, riuniti nella sottosezione
dell'Associazione nazionale magistrati di Ragusa e Modica



RILEVATO E
RITENUTO



• che nelle Comunicazioni del
27 giugno 2006 del ministro della Giustizia Clemente Mastella,
davanti la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, sulle
linee programmatiche del suo dicastero, si legge, in tema di
revisione della geografia giudiziaria, che "l'istituzione del
giudice unico di primo grado, entrata a pieno regime dal 2000, ha
tentato di realizzare una maggiore funzionalità utilizzando il
singolo magistrato per più funzioni, e ciò porta a ritenere come
più vicina alla piena efficienza una previsione per i tribunali di
un organico minimo di 14 magistrati. Tale dimensione rende
effettivamente possibile ed economico strutturare l'ufficio con una
sezione penale, una civile ed un ufficio gip-gup, composti
rispettivamente di un presidente e 5 giudici, per un totale di 12
magistrati e di due componenti dell'ufficio gip-gup. Tale formula
realizza più efficacemente la legge n. 51 del 1998, la quale impone
che ogni sezione sia composte di almeno 5 magistrati, più il
presidente, che ogni presidente di sezione abbia una sezione a cui
essere assegnato, che in presenza di un tribunale diviso in
sezioni, debba essere costituita la sezione gip-gup. Lo scopo di
questa impostazione è proprio quello di garantire da un lato una
struttura efficiente, realizzata attraverso la formazione di
sezioni che si occupano a tempo pieno di un unico settore, civile o
penale, con conseguente specializzazione dei magistrati, dall'altro
di eliminare il più possibile il problema delle incompatibilità
processuali, soprattutto tra il settore giudicante e la funzione
gip-gup. Al di sotto di questa composizione il tribunale è
costretto a costituirsi in sezione unica promiscua, realtà che
determina una serie di problemi in tema di incompatibilità di
funzioni o di sovrautilizzo dei giudici onorari. In tutti i
tribunali in cui l'organico risulta inferiore alla suddetta soglia
spesso si determinano situazioni insostenibili di pluralità di
incombenze in capo agli stessi giudici. La soppressione o
l'accorpamento da realizzare può comprendere due circoscrizioni
limitrofe, che quindi non subiscono modifiche territoriali o
smembramenti e potrebbe essere denominato con doppio nome, così
come viene fatto per alcune province ( ad es. Forlì-Cesena). Il
notevole recupero di efficienza può quindi realizzarsi attraverso
l'utilizzazione di un maggior numero di magistrati per gli uffici
minori secondo criteri di funzionalità e specializzazione ed un
migliore utilizzo del personale amministrativo. L'operazione
riguarderebbe, in realtà, 38 uffici rispetto ad numero complessivo
di 165, quindi un quarto del totale
";



• che nel documento finale
approvato dall'assemblea generale straordinaria dell'ANM del 26
novembre 2006 si evidenzia, tra l'altro, la necessità di
"predisporre un progetto di revisione delle circoscrizioni
giudiziarie per porre fine alle disfunzioni e agli sprechi
derivanti dall'esistenza di uffici sottodimensionati
";



• che l'organico della Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Modica è di 3 magistrati
compreso il Procuratore; del Tribunale di Modica è di 10 magistrati
compreso il Presidente;



• che l'organico della Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa è di 7 magistrati
compreso il Procuratore; del Tribunale di Ragusa è di 15 magistrati
compreso il Presidente;



• che all'interno degli uffici
giudiziari modicani i colleghi vivono tutti i problemi e le
situazioni di malessere organizzativo evidenziate dal Ministro
della Giustizia, oggettivamente derivanti dall'esiguità
dell'organico;



• che molti colleghi, infatti,
sono costretti sovente a mutare funzioni e/o trattare cause e
affari in situazione di emergenza, dovuta a casi di incompatibilità
o di vacanze o di assenze anche temporanee;



• che tanto compromette
l'affidamento di un dato complesso di cause tabellarmente
individuato alla cura ordinata, costante ed organizzata del
magistrato;



• che di recente un pubblico
ministero ha ottenuto il trasferimento dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Modica a quella di Ragusa,
determinando la necessità dell'applicazione di altro pubblico
ministero dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ragusa a quella di Modica;



• che anche presso gli uffici
giudiziari ragusani, sebbene afflitti in misura minore dalle
problematiche sopra evidenziate in ragione del più nutrito
organico, l'assenza di un collega, pure temporanea, determina seri
problemi organizzativi;



• che tali disfunzioni sono
vieppiù aggravate dalla frequente mobilità dei magistrati non
siciliani che desiderano trasferirsi in sedi giudiziarie più vicine
al luogo di provenienza;



• che una siffatta situazione
è foriera di inefficienza e di diseconomia del servizio giustizia e
rischia di indebolire la risposta giudiziaria ai fenomeni criminali
e alle controversie civilistiche;



• che l'efficienza del
servizio giustizia va realizzata anche attraverso una più razionale
organizzazione delle risorse disponibili: l'accorpamento delle due
strutture giudiziarie, con la creazione di un unico e più grande
ufficio, va sicuramente in questa direzione e vale ad attutire i
disagi derivanti dalle fisiologiche scoperture di organico dei
magistrati;



• che i magistrati italiani
debbano farsi anche carico di avanzare proposte il più possibile
concrete per la riorganizzazione della giustizia e la riduzione dei
tempi del processo, da offrire al dibattito pubblico e all'azione
di governo;



• che in tale ottica la
ricerca della dimensione ottimale degli uffici giudiziari si pone
come la prima, ineludibile, esigenza a fronte della domanda di
giustizia italiana, caratterizzata da un livello di litigiosità
purtroppo superiore a quello rinvenibile in altri paesi europei;
seguita immediatamente dall'esigenza di una seria e flessibile
determinazione degli organici, da condurre sulla base di
un'altrettanto seria misurazione del flusso delle
sopravvenienze;



AUSPICANO



• l'accorpamento dei
Tribunali e delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di
Ragusa e Modica;



• l'adozione di
analoghe proposte nelle sezioni e sottosezioni dell'Anm
interessate, al fine di consentire ai competenti organi
dell'Associazione di presentare un concreto progetto di
revisione delle circoscrizioni giudiziarie
, da comunicare
all'esterno e offrire al dibattito pubblico e soprattutto
all'azione di governo.



 










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