16 novembre 2011
Le proposte dell'Anm
La crisi della giustizia civile inItalia è oggi una vera e propria emergenza nonostante gli sforzidei magistrati italiani, riconosciuti anche a livellointernazionale dalla title="La verita dell'Europa 2">Cepej. L'eccessiva duratadei processi rappresenta un costo economico e sociale non piùtollerabile, in quanto allontana gli investimenti nel nostro Paesee alimenta atteggiamenti di sfiducia nei confronti del sistemaitaliano.
La crisi della giustizia civile in
Italia è oggi una vera e propria emergenza nonostante gli sforzi
dei magistrati italiani, riconosciuti anche a livello
internazionale dalla title="La verita dell'Europa 2">Cepej.
L'eccessiva durata dei processi
rappresenta un costo economico e sociale non più tollerabile, in
quanto allontana gli investimenti nel nostro Paese e alimenta
atteggiamenti di sfiducia nei confronti del sistema italiano.
La crisi economica e finanziaria
che ha colpito il nostro Paese negli ultimi mesi impone interventi
urgenti e straordinari anche nel settore della giustizia
civile.
L'Anm è pronta a dare il proprio contributo di idee e di proposte
per individuare le misure necessarie a portare la giustizia
italiana a livelli corrispondenti agli standard degli altri paesi
europei.
Eliminazione dell'arretrato e
riduzione dei tempi di durata dei processi civili sono obiettivi
prioritari che consentirebbero di far crescere almeno di un punto
il Prodotto interno lordo del nostro Paese.
Le misure necessarie richiedono
anche investimenti e risorse, che, tuttavia, è possibile recuperare
all'interno del sistema.
Ecco le nostre
proposte:
Eliminazione della
domanda "anomala". Una delle cause della crisi del sistema
è legata a un eccesso di domanda "anomala", che vede nel processo
non un meccanismo di affermazione dei diritti, ma un'occasione di
profitto. Occorre incidere su questo fenomeno mediante una diversa
organizzazione degli uffici giudiziari, creando sinergie con la
P.A. (come avvenuto con l'Inps) e rafforzando i meccanismi di
sanzione nei confronti delle diverse forme di abuso del
processo.
Revisione organica del
sistema delle impugnazioni. Nessun Paese può permettersi
il lusso di tre gradi di giudizio per qualunque controversia, anche
la più insignificante.
Piano di smaltimento
dell'arretrato, mediante una riorganizzazione interna
degli uffici, sul modello delle pratiche virtuose applicate in
alcuni tribunali, e attraverso l'istituzione dell'ufficio del
giudice, che può essere realizzato utilizzando al meglio giovani
laureati e specializzandi, secondo schemi normativi già
previsti.
Attivare le procedure di
mobilità per recuperare risorse umane da altre pubbliche
amministrazioni.
Informatizzazione degli
uffici giudiziari ed estensione del processo civile
telematico.
Riforma organica della
magistratura onoraria.