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8 giugno 2022

Un’allarmante intimidazione ai giudici civili di Vibo Valentia

L’esperienza e la funzione della giurisdizione possono assumere connotati diversi a seconda della latitudine geografica dell’ufficio giudiziario.
Le minacce con volantini anonimi lasciati dietro la porta degli uffici di cancelleria e rivolte ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia, Tiziana Di Mauro e Ilario Nasso, sono allarmanti.
È forte e sentita la solidarietà della ANM verso i due colleghi, ma ciò non può bastare.
L’esercizio della giurisdizione in terra di mafia espone a rischio non solo i magistrati del settore penale ma anche coloro che operano, con analoga determinazione e spirito di servizio, nell’ambito della giustizia civile che a volte, nell’opera di ripristino della legalità, tocca interessi forti, posizioni di potere sclerotizzate, odiosi privilegi ritenuti acquisiti.
Da qui reazioni scomposte, minacce forse anche deliranti ma che danno la misura di come l’esercizio rigoroso della giurisdizione possa essere scomodo e mal tollerato.
Preoccupa altresì la facilità con cui si riesce ad avere accesso ai palazzi di giustizia, ora per lasciare scritti minatori che fanno trapelare, nel farneticante eloquio, conoscenza di aspetti della vita privata dei magistrati che ne sono destinatari; ora, e che non accada mai più, per attuare propositi folli di aggressione, anche armata, come avvenne non molto tempo fa al palazzo di giustizia di Milano.
Nel palazzo che ospita gli uffici ove lavorano i colleghi Tiziana Di Mauro e Ilario Nasso i presidi di sicurezza sono inadeguati, affidati a poche guardie giurate senza corredo di telecamere o metal detector.
I livelli di sicurezza sono innalzati solo in occasione dello svolgimento di udienze penali nell’aula bunker ivi allocata. 
Fuori da quelle limitate occasioni, la normalità quotidiana si attesta su livelli di trascuratezza inaccettabili.
Ferma la necessità di una piena tutela dei magistrati direttamente coinvolti, si rivolge un pressante invito al Ministro della Giustizia e agli organi deputati alla sicurezza nel convincimento che non trascureranno i gravi accadimenti di Vibo Valentia e predisporranno, in tempi rapidi, ogni misura atta a prevenire pericoli per l’incolumità dei magistrati e di quanti quotidianamente operano nel delicato settore della giurisdizione.                           



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