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8 luglio 2023

Parere su «DDL n. 39 - Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario. Interpretazione autentica dell’articolo 9 della legge 10 aprile 1951, n. 287»

Illustrata al Cdc nella seduta del 08-09 luglio 2023

1) Abolizione art. 323 C. p. e rimodulazione art. 346 bis C. p.: il contesto internazionale e le possibili ricadute
Il Disegno di legge all’esame della Commissione, all’art.1, prevede l’abrogazione del reato di abuso di ufficio (attualmente p. e p. dall’art.323 C. p.) ed un’ampia rimodulazione, in senso restrittivo, della fattispecie delittuosa di traffico di influenze illecite (art.346 bis C. p.).
Tali novità legislative si pongono in contrasto con l’indirizzo politico perseguito a livello internazionale (e più nello specifico sul piano euro-unitario), consistente nel potenziamento degli strumenti di prevenzione e repressione della corruzione.
L’obiettivo della lotta alla corruzione si è tradotto, da ultimo, nella proposta di direttiva presentata dalla Commissione Europea il 03/05/2023, che ammoderna l’attuale quadro giuridico, introducendo una serie di misure rigorose agendo su più piani, non ultimo quello dell’armonizzazione dei reati e dell’aumento del livello delle sanzioni penali. I motivi e gli obiettivi della proposta sono esplicitati nella Relazione introduttiva: << La corruzione è un fenomeno che reca gravi danni alla società, alle nostre democrazie, all'economia e ai singoli cittadini. Indebolisce le istituzioni da cui dipendiamo, ne compromette la credibilità e la capacità di realizzare politiche pubbliche e di offrire servizi pubblici di qualità. Agisce inoltre da catalizzatore per la criminalità organizzata e le ingerenze straniere ostili. Il successo della prevenzione e della lotta contro la corruzione è essenziale sia per salvaguardare i valori dell'Unione europea e l'efficacia delle politiche dell'UE, sia per conservare lo Stato di diritto e la fiducia nei governanti e nelle istituzioni pubbliche>>.
L’intervento normativo europeo si pone nel solco degli strumenti internazionali: <<L'Unione europea è parte della convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC), che rappresenta il più esaustivo strumento giuridico internazionale in questo campo e offre un'ampia gamma di misure di prevenzione e repressione della corruzione. La presente proposta legislativa aggiornerà il quadro legislativo dell'Unione, anche integrandovi norme internazionali vincolanti per l'UE, come quelle contenute nell’UNCAC. L'obiettivo è garantire che tutte le forme di corruzione siano perseguibili penalmente in tutti gli Stati membri, che anche le persone giuridiche possano essere ritenute responsabili di tali reati e che questi ultimi siano passibili di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive. La proposta comprende inoltre misure per prevenire la corruzione conformemente alle norme internazionali, oltre che per agevolare la cooperazione transfrontaliera come richiede l'UNCAC>>.
La proposta di direttiva trova la sua base giuridica nell’art.83, paragrafi 1 e 2, e nell’art.82, paragrafo 1 lett. d) TFUE...(leggi tutta la relazione della commissione). 



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Parere su ddl 39 Comm. Riforma penale ANM | pdf, 293 kb

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