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15 marzo 2024

Su intervento del Vice Presidente nazionale dell'Unione delle Camere Penali Italiane

L’ ANM Sottosezione di Torre Annunziata esprime profondo rammarico per le espressioni e i toni utilizzati dal Vice Presidente Nazionale dell’Unione delle Camere Penali Italiane a margine del convegno organizzato dalla Camera Penale di Torre Annunziata sul tema della “ingiusta detenzione”.
Pur riconoscendo la più ampia libertà di espressione e di critica da parte dell’Avvocatura, l’intervento del Vice Presidente, facendo riferimento in generale alla categoria dei giudici, appare lesivo del prestigio e dell’autorevolezza della Magistratura.
L’Avvocato, in presenza di una platea composta in larga parte da classi del liceo e da studenti universitari, ha utilizzato espressioni del seguente tenore:


“La cifra maggioritaria dei giudici ha l’attitudine a sovrastimare la propria capacità di ricostruire esattamente il fatto e di interpretare correttamente una questione…”


” Il giudice avoca a sé il compito di non applicare la legge, tanto una motivazione si trova,  quando la legge non gli è gradita…”


“I giudici sono così tanto severi e rigorosi nel giudicare gli altri, quanto incommensurabilmente indulgenti nel valutare sé stessi, …. si perde la legittimazione morale a giudicare gli altri, se si manifesta tanta incapacità a giudicare sé stessi” 


Tali affermazioni rischiano di delegittimare l’intera Magistratura e appaiono tanto più gravi considerata la presenza di giovani studenti, a digiuno delle logiche processuali, cui è stato veicolato un messaggio di sfiducia nei confronti della Magistratura, in un territorio oppresso dalla criminalità, in cui i cittadini, a causa delle difficili condizioni ambientali, spesso hanno remore ad affidarsi alle Istituzioni.
Stupisce ancor di più che simili affermazioni provengano non solo da un autorevole addetto ai lavori, ma altresì da un organo rappresentativo dell’intera classe forense, perfettamente a conoscenza delle dinamiche fisiologiche del processo.
Auspichiamo che i rapporti tra Magistratura e Avvocatura continuino ad essere improntati ai principi di reciproco rispetto e di leale collaborazione nell’interesse della collettività.


Il Presidente, Matteo De Micheli                                                           
Il Segretario, Andreana Ambrosino



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