L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

28 giugno 2010

Un progetto per la giustizia

L'Associazione nazionale magistrati ribadisce il suo impegno perun'intransigente difesa dei principi costituzionali posti agaranzia dell'autonomia e dell'indipendenza dei magistratigiudicanti e del pubblico ministero. Inoltre, si impegna acontribuire al miglioramento costante del servizio giustizia,nell'interesse dei cittadini, incrementando la cultura dellaorganizzazione, in particolare per i dirigenti degli uffici, e laprofessionalità di tutti i magistrati.


1. L'Associazione nazionale magistrati ribadisce il suo
impegno per una intransigente difesa dei principi costituzionali
posti a garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza dei magistrati
giudicanti e del pubblico ministero
. Tra questi in
particolare: l'unità dell'ordine giudiziario (pur nella distinzione
di funzioni tra giudici e pubblici ministeri); la composizione e le
competenze del Consiglio Superiore della Magistratura e il
mantenimento in capo all'organo di governo autonomo della
giurisdizione disciplinare.

L'indipendenza e l'autonomia non sono privilegi della
magistratura, ma hanno un senso se si manterrà fermo l'obiettivo
strategico della efficacia e della efficienza del servizio
giustizia,
diventato obbligo costituzionale con il nuovo
testo dell'articolo 111 Cost. e richiesto ultimativamente dal
Comitato dei ministri dell'Unione Europea nel febbraio del 2007,
sulla scia delle conclusioni del rapporto Robles del dicembre
2005.



2. Il sistema giudiziario italiano versa in una
gravissima crisi di efficienza e di funzionalità, che si sta
trasformando in crisi di credibilità della giustizia
. I
rimedi non stanno in nuovi interventi sull'assetto della
magistratura, sui quali negli ultimi tempi si è concentrata la
politica, ma in uno sforzo volto a migliorare il funzionamento
della giurisdizione.



3. La difesa della indipendenza e del ruolo costituzionale della
magistratura è l'impegno prioritario della associazione, che è
anche un sindacato, ma non può essere un mero sindacato. E' vero,
infatti, che tra i suoi scopi rientra quello di garantire la
dignità della funzione, il cui esercizio non può essere privato di
un sostegno organizzativo reale e tangibile; ma la forza e
la credibilità dell'associazione si fondano in via principale sul
suo impegno alla tutela dell'assetto costituzionale della
magistratura e alla attuazione di un sistema giudiziario che
funzioni, secondo le esigenze di uno stato democratico di
diritto.



4. Nei prossimi giorni si terranno le elezioni politiche per il
rinnovo del parlamento. La nuova legislatura dovrà essere una
occasione per avviare un processo riformatore che restituisca
efficacia, funzionalità e credibilità alla giustizia nel nostro
paese. Obiettivo questo che dovrebbe essere comune a tutti gli
schieramenti politici. L'associazione nazionale magistrati
intende fornire il proprio contributo alla elaborazione di un
PROGETTO PER LA GIUSTIZIA
che accolga il meglio della
elaborazione giuridica degli ultimi anni ed abbia come obiettivo
una efficace tutela dei diritti dei cittadini, attuata, secondo la
promessa costituzionale, in tempi ragionevoli.



5. Il processo e l'organizzazione rappresentano da tempo i
terreni sui quali si muove l'iniziativa culturale e politica
dell'associazione nazionale magistrati.

In questa fase di particolare emergenza è necessario adottare in
tempi rapidi alcune iniziative concrete per restituire funzionalità
al sistema, ferma restando la necessità di costruire un quadro
complessivo e armonico di riforme.

Per noi i punti principali di intervento sono:



a) sul terreno del diritto e del processo
penale
:



• ripensare complessivamente il sistema della
sanzione penale
in modo da prevedere una diversa tipologia
degli interventi sanzionatori e garantire efficacia e certezza
della pena; l'introduzione immediata della "irrilevanza penale del
fatto" potrebbe intanto porre rimedio alla ipertrofia del diritto
penale;

• restituire centralità al processo di primo
grado
, luogo nel quale si forma la prova nel
contraddittorio, e razionalizzare il sistema delle
impugnazioni;

• adottare disposizioni per la razionalizzazione e
l'accelerazione del processo (tra cui in particolare il
sistema delle notifiche, il processo agli irreperibili, il processo
contumaciale);

• rivisitare la disciplina della
prescrizione
prevedendo regimi differenziati per le varie
fasi processuali;



b) sul piano del processo civile:



• rivitalizzazione del processo del lavoro e
semplificazione/riduzione degli altri riti
processuali
;

• modulazione del rito ordinario a seconda della
complessità/semplicità della controversia;

• revisione del sistema delle impugnazioni e
in particolare del processo di appello;

• strumenti volti a contrastare l'uso dilatorio e gli
abusi del processo
;

• incentivazione di sedi conciliative e di
strumenti di composizione/mediazione dei conflitti;



c) organizzazione:



• razionalizzazione delle piante organiche e della
geografia giudiziaria
: riduzione degli uffici del Giudice
di pace; accorpamento dei piccoli Tribunali,
secondo le linee di un progetto già elaborato dalla
associazione;

• nella necessaria riorganizzazione del processo, da attuare
insieme alla riqualificazione del personale amministrativo, è
prioritario sviluppare l'applicazione degli strumenti informatici
in tutte le fasi processuali, a cominciare dalla introduzione della
posta elettronica certificata; solo in questo contesto sarà
possibile l'adozione di misure organizzative idonee a garantire che
ogni magistrato possa gestire, nell'ambito della sua
responsabilità, un carico sostenibile di lavoro;

• riorganizzazione del servizio volto al recupero di
pene pecuniarie e spese da destinare al funzionamento del servizio
giustizia
con significativo beneficio per il bilancio
dello Stato;

• riordino della magistratura onoraria in
modo conforme all'assetto costituzionale, nel quale prevedere anche
una limitata redistribuzione delle competenze dal giudice
professionale al giudice di pace;



6. La riforma della giustizia ha bisogno dell'impegno
responsabile dei magistrati
. A tal fine l'associazione si
impegna a contribuire al miglioramento costante del servizio
giustizia, nell'interesse dei cittadini, incrementando la cultura
della organizzazione, in particolare per i dirigenti degli uffici,
e la professionalità di tutti i magistrati. L'ANM si dà carico di
affrontare i fenomeni di efficienza e di elusione di responsabilità
organizzative che non di rado per colpa di pochi espongono al
discredito l'intera magistratura.



7. Sulla base di questi temi delibera di indire il Congresso
della ANM per i giorni 6, 7 e 8 giugno con il titolo:



UN PROGETTO PER LA
GIUSTIZIA

Organizzazione, professionalità, efficacia.




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