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24 aprile 2021

Mozione carichi esigibili

Presentata e approvata dal Cdc nelle sedute del 24-25 aprile 2021

La Commissione Carichi Esigibili



  • evidenzia che la disciplina delle valutazioni di professionalità dei magistrati prevista dall’art. 11 del D. L.vo n. 160/2006 attende ormai da troppo tempo l’adozione della necessaria disciplina di dettaglio,

  • rappresenta che la proposta elaborata, nel corso dell’attuale consiliatura, dal gruppo di lavoro istituito dalla quarta Commissione del CSM sugli standard di rendimento nel settore civile, pur non essendo completa, presenta degli indubbi vantaggi, consentendo l’individuazione a priori e in modo uniforme per tutti i magistrati italiani, degli standard di rendimento loro richiesti;

  • evidenzia che tale proposta riguarda solo la tematica degli standard di rendimento, e non quella, differente seppur collegata, dei carichi esigibili prevista dall’art. 37 della Legge n. 111/2011, per la quale è necessario svolgere un differente percorso di lavoro, basato anche sulla valutazione di differenti opzioni;

  • evidenzia che, pur essendo necessario proseguire nei lavori per individuare correttivi e suggerire possibili modalità di completamento della proposta, tale approfondimento non può prescindere da una “sperimentazione sul campo” del lavoro fin qui svolto, per apprezzarne l’utilità e verificarne i limiti;


Alla luce di tali premesse, la Commissione propone al Comitato Direttivo Centrale dell’Anm di chiedere al Consiglio Superiore della Magistratura:



  1. di avviare immediatamente e in via sperimentale l’impiego dei criteri di valutazione individuati dalla proposta elaborata dal gruppo di lavoro istituito dalla quarta Commissione del CSM sugli standard di rendimento nel settore civile, con riferimento agli uffici giudiziari di primo grado;

  2. di utilizzare i dati raccolti, senza alcun rilievo giuridico-ordinamentale sulla singola valutazione di professionalità, per i soli settori già analizzati e per i quali siano già disponibili i dati statistici e i cluster di riferimento, per verificare sul campo l’efficacia della metodologia individuata al fine di cogliere eventuali criticità e possibilità di ottimizzazione;

  3. di implementare e completare la stessa metodologia per tutti gli altri settori, prevedendo un cronoprogramma per la sua progressiva estensione;

  4. di individuare periodici momenti di analisi e confronto sulle attività realizzate dai consigli giudiziari e dall’ufficio statistico del C.S.M., alla luce dei dati raccolti;

  5. di rivalutare i rapporti tra laboriosità e diligenza alla luce della proposta di standard elaborata.

  6. di conoscere lo stato attuale dei lavori del CSM in tema di carichi esigibili e delle iniziative di studio al riguardo avviate.



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