L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.
    

28 giugno 2010

Documento finale Cdc 19 aprile 2008

L'Associazione nazionale magistrati ribadisce il suo impegno perla salvaguardia dei principi costituzionali posti a garanziadell'autonomia e dell'indipendenza dei magistrati giudicanti e delpubblico ministero. L'associazione ritiene necessario mantenere incapo al Consiglio superiore della magistratura le competenzeassegnate dalla Costituzione. Ed in particolare le competenze inmateria di giurisdizione disciplinare.


1. L'Associazione nazionale
magistrati ribadisce il suo impegno per la salvaguardia dei
principi costituzionali posti a garanzia dell'autonomia e
dell'indipendenza dei magistrati giudicanti e del pubblico
ministero. L'associazione ritiene necessario mantenere in capo al
Consiglio superiore della magistratura le competenze assegnate
dalla Costituzione. Ed in particolare le competenze in materia di
giurisdizione disciplinare.



2. Nella scorsa legislatura è stata
approvata, dopo un lungo e a tratti difficile confronto, una
complessiva riforma dell'ordinamento giudiziario. L'associazione
nazionale magistrati ha espresso critiche, anche serrate, su alcuni
punti della riforma ed apprezzamento su altri.  Oggi la
magistratura è impegnata nella fase di attuazione e di
sperimentazione della riforma, all'esito della quale sarà possibile
valutare la necessità o l'opportunità di interventi di correzione o
modifica.



3. Il sistema giudiziario italiano
versa in una gravissima crisi di efficienza e di funzionalità, che
si sta trasformando in crisi di credibilità della giustizia e che
rischia di collocare l'Italia ai margini del processo di
unificazione europea. La nuova legislatura dovrà essere una
occasione per avviare un processo riformatore che restituisca
efficacia, funzionalità e credibilità alla giustizia nel nostro
paese. Obiettivo questo che dovrebbe essere comune a tutti gli
schieramenti politici. E che richiede, per essere raggiunto, il
dialogo e il confronto tra le forze politiche e gli operatori del
settore.

L'associazione nazionale magistrati rivolge pertanto un appello al
nuovo Parlamento, al nuovo Governo e al nuovo Ministro per un
impegno di tutti nella elaborazione di un progetto di riforma che
abbia come obiettivi la ragionevole durata dei processi e
l'efficace tutela dei diritti dei cittadini.




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