L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

4 agosto 2011

Sezione distrettuale di Catania 18.06.2010

"SETTIMANA del RISPETTOdelle REGOLEcessazione dell'attivitàdi supplenza 21-25 giugno 2010" ALLA CORTESE ATTENZIONE DEGLIAVVOCATI E DEI CITTADINIL'Associazione Nazionale Magistrati(A.N.M.) ha deliberato per la settimana che va da lunedì 21 avenerdì 25 giugno una particolare forma di protesta per manifestareil proprio forte disagio, insieme a tutti i dipendenti pubblici delsettore giustizia, di fronte alla manovra economica proposta dalGoverno con decreto legge e più in generale avverso una politica diDISINVESTIMENTO verso questo settore.


"SETTIMANA del RISPETTO
delle REGOLE



cessazione dell'attività
di supplenza 21-25 giugno 2010"



 



ALLA CORTESE ATTENZIONE DEGLI
AVVOCATI E DEI CITTADINI





L'Associazione Nazionale Magistrati
(A.N.M.) ha deliberato per la settimana che va da lunedì 21 a
venerdì 25 giugno una particolare forma di protesta per manifestare
il proprio forte disagio, insieme a tutti i dipendenti pubblici del
settore giustizia, di fronte alla manovra economica proposta dal
Governo con decreto legge e più in generale avverso una politica di
DISINVESTIMENTO verso questo settore.



Proprio per dimostrare che la
giustizia italiana è in estrema difficoltà anzitutto per la
mancanza di riforme organiche delle procedure e per la costante
riduzione delle risorse umane e materiali (e non per la scarsa
produttività dei magistrati italiani, che anzi si collocano ai
vertici degli standards europei), i magistrati intendono richiamare
il Ministero della Giustizia e il mondo della politica nel suo
complesso alle responsabilità che la Costituzione gli attribuisce e
per fare ciò intende semplicemente cessare l'attività di supplenza
e rispettare rigorosamente le norme di
legge,
in particolare quelle che attribuiscono
determinate incombenze al personale amministrativo.



Questa iniziativa, peraltro
limitata a pochi giorni, non vuole danneggiare le istanze di
giustizia dei cittadini o il lavoro degli avvocati (essi stessi
spesso chiamati a collaborare in attività che non sarebbero a loro
carico), ma soltanto evidenziare come il sistema si regga solo
grazie all'attività di supplenza svolta anche dai magistrati.



Proprio gli Uffici Giudiziari del
distretto soffrono da troppo tempo di una grave carenza nella
copertura dei posti di personale amministrativo, a cui appunto la
legge attribuisce compiti e funzioni delicate e indispensabili per
l'efficacia del lavoro dei magistrati.



I magistrati sono a disposizione
per dare ogni chiarimento circa le modalità di esercizio di questa
iniziativa, così come indicate anche nel deliberato della Giunta
ANM Catania che si riporta qui di seguito.



Con l'auspicio di vedere presto
affrontate le reali emergenze e necessità del settore giustizia,
così da poter adempiere pienamente alla nostra funzione e dare
risposte adeguate e tempestive alle istanze dei cittadini.



 



MODALITA' DI CESSAZIONE
DELLE ATTIVITA' DI SUPPLENZA



nel settore civile




  • le udienze si svolgeranno solo se i magistrati saranno
    regolarmente assistiti dal cancelliere (art. 57 c.p.c.);


  • la verbalizzazione sarà effettuata a cura esclusiva del
    cancelliere di udienza (art. 130 c.p.c. - art. 84 disp. att.
    c.p.c.);


  • nelle udienze non pubbliche le cause verranno chiamate una
    ad una secondo l'elenco predisposto dal cancelliere e senza la
    presenza di pubblico e/o avvocati interessati ad altre cause (art.
    84 e 116 disp. att. c.p.c.);



nel settore penale




  • le udienze si svolgeranno solo se i magistrati saranno
    regolarmente assistiti dal cancelliere e dall'ufficiale
    giudiziario;


  • le istanze rivolte al PM o al Giudice andranno formalmente
    presentate;


  • le udienze in camera di consiglio verranno chiamate una ad
    una secondo l'elenco predisposto dal cancelliere e senza la
    presenza di pubblico e/o avvocati interessati ad altre
    cause;


  • i magistrati del PM effettueranno interrogatori in carcere
    solo se l'ufficio fornirà loro i necessari apparati per la
    registrazione;



in tutti i settori




  • i magistrati si rifiuteranno di trasportare in udienza i
    fascicoli da trattare e/o qualunque altro materiale;


  • i magistrati si asterranno da
    effettuare fotocopie o qualunque altra incombenza di
    cancelleria;




stampa
Stampa

Cerca documenti per...

Data

ANM risponde

Le domande e le curiosità sul funzionamento e gli scopi dell'ANM

Poni la tua domanda


Iscriviti alla newsletter

Resta aggiornato su notizie ed eventi dell'Associazione Nazionale Magistrati