L'ANM è l'associazione cui aderisce il 96% circa
dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.

16 giugno 2019

Il documento programmatico di Giunta


  • Coinvolgimento attivo di tutti gli iscritti all’ANM, affinché contribuiscano alla concreta elaborazione di proposte volte a prevenire qualunque degenerazione del sistema dell’autogoverno.

  • Predisposizione da parte della stessa Giunta, anche avvalendosi delle apposite Commissioni di Studio già costituite, di proposte di modifica sui temi oggetto di imminenti riforme.


Indicazione di alcune linee di intervento:



  • proposte di modifica del sistema elettorale per la designazione dei consiglieri togati del CSM che garantisca una maggiore rappresentatività e una maggiore partecipazione democratica;

  • modifiche statutarie che introducano forme di incompatibilità tra un qualunque incarico associativo e qualsiasi incarico istituzionale (ANM, Segreterie Correnti, SSM e CSM)

  • proposte di modifica del testo unico della dirigenza in modo da privilegiare l'esperienza giudiziaria maturata positivamente rispetto ad altri parametri

  • proposta di calendarizzazione delle pratiche relative alla nomina di direttivi e semidirettivi secondo rigorosi criteri cronologici legati all'effettiva vacanza del posto da coprire

  • proposta di innalzare i limiti minimi di valutazione di professionalità necessari per concorrere agli incarichi direttivi e semidirettivi

  • piena trasparenza dei curricula dei candidati agli incarichi direttivi e semidirettivi

  • proposte di modifica della normativa primaria e secondaria in materia di Procure per evitare la eccessiva gerarchizzazione

  • reintroduzione della norma che prevedeva il divieto per almeno due anni per i consiglieri superiori uscenti di presentare domanda per incarichi direttivi o semidirettivi o per essere collocati fuori ruolo

  • introduzione di analoga norma che preveda che i magistrati fuori ruolo possano presentare domanda per incarichi direttivi o semidirettivi solo trascorsi almeno due anni dal rientro in ruolo

  • divieto di ritorno all'esercizio delle funzioni giudiziarie per magistrati che hanno assunto incarichi politici, che dovranno essere ricollocati in funzioni amministrative 

  • introduzione del periodo minimo di legittimazione di quattro anni per proporre domande di tramutamento anche per i presidenti di Corte d’Appello, Procuratori Generali presso le Corti d’Appello ed equiparati

  • proposte in materia di carichi di lavoro tali da garantire la qualità e l’indipendenza dei magistrati italiani.


 Il cdc ritiene, infine, che sia necessaria una vera e propria opera di sensibilizzazione culturale per combattere il carrierismo che, dopo la riforma dell'ordinamento giudiziario, sembra interessare settori sempre più ampi della magistratura.  È infatti imprescindibile che tutti i magistrati rispettino la norma del codice etico che fa divieto di adoperarsi impropriamente per ottenere promozioni. 


Il cdc delibera di convocare l’Assemblea Generale sui temi oggi discussi per la data del 14 settembre 2019 presso l’Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione ore 10:00. Invita le Giunte sezionali a indire le assemblee distrettuali ai sensi di Statuto.



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