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5 giugno 2019

Il CDC dell'Anm sugli attacchi alla collega Luciana Breggia

Il Comitato Direttivo Centrale dell’ANM
esprime sconcerto a fronte degli attacchi alla persona della giudice Luciana Breggia, presidente della sezione specializzata in materia di immigrazione del Tribunale di Firenze, provenienti da rappresentanti delle istituzioni.
In seguito ad un provvedimento collegiale che ha dichiarato inammissibile il reclamo del Ministero dell’interno avverso un provvedimento ex art 700 c.p.c. si è ipotizzato l’intento “politico” del giudice, diretto a disapplicare norme di legge, a fronte di un provvedimento sgradito.
La critica non si è rivolta, quindi, al contenuto del provvedimento, ampiamente motivato, ma alle supposte “idee politiche del giudice” ed alla sua partecipazione a convegni, peraltro di carattere scientifico, in ragione dei partecipanti e dei relatori, evidentemente loro sgraditi.
Il post pubblicato su Facebook dal Ministro dell’Interno, riportando un articolo de “Il Giornale” che contiene i medesimi attacchi alla persona del giudice, è stato seguito da commenti contenenti insulti e minacce, che non risultano essere stati rimossi.
L’attività interpretativa è l’essenza dell’attività giurisdizionale, da esercitare sempre in armonia con le norme che hanno natura sovraordinata - costituzionali o sovranazionali - ed è inaccettabile che la critica non sia rivolta al merito del provvedimento, ma alle supposte opinioni del giudice.
Sempre in Toscana, alcuni mesi fa il giudice Gerardo Boragine del Tribunale di Lucca (che aveva assolto persone imputate di avere disturbato un comizio di Matteo Salvini) è finito sotto misure di protezione personale per gli insulti e le minacce scatenate contro di lui dopo analogo post “personalizzato”, seguito da insulti e minacce di morte, sulla pagina Facebook del Ministro, che dovrebbe garantire anche la sicurezza dei magistrati.
Le modalità adottate da autorevoli rappresentanti delle istituzioni portano discredito sull’intera funzione giudiziaria e perdita di serenità da parte di chi la esercita.
Per questo chiediamo che il CSM effettui tutti i passi necessari a tutela della collega Luciana Breggia ed a tutela dell’autonomia ed indipendenza della giurisdizione.
Approvato all’unanimità



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